L’avventura di Calcolo Immediato

Da qualche anno mi dedico con entusiasmo alla formulazione di metodi di calcolo semplificati che permettano di controllare il calcolo automatico, oltre ad essere un valido strumento di predimensionamento.
Insieme all’amico Marco Bonfante, che si è laureato con me, ho scritto il libro, pubblicato dalla Hoepli, che spiega il metodo per tracciare il dominio resistente  di una sezione comunque armata soggetta a pressoflessione. In pochi istanti, con una visione sintetica che agevola l’intuitiva comprensione, si ha un controllo completo del calcolo esecutivo del calcestruzzo armato.

Dopo la pubblicazione del libro, ho trovato nella mia ex allieva Erica Barzoni una collaboratrice di grandi capacità inventive e, insieme a lei, abbiamo redatto nuove pubblicazioni agili che crediamo siano di grande utilità per i colleghi progettisti, oltre ad avere un certo valore didattico per la semplicità che ne trae la comprensione dell’argomento.

Le nostre procedure, fondate sul calcolo grafico hanno ha tre vantaggi importanti – oltre a essere a volte addirittura più rapide del computer!
• Il primo è che si mantiene viva la percezione del fenomeno fisico, che invece si perde col calcolo automatico. Sul piano didattico e formativo questo vantaggio è essenziale. Perché rende lo studente attivo di fronte al calcolo. Mentre il computer tende a rendere passivi: “tanto fa tutto lui!”
• Il secondo vantaggio è che un solo grafico comprende, nella sua sinteticità, tutto un insieme di soluzioni. Mentre un solo calcolo automatico, che sia di progetto o di verifica, mostra una sola soluzione.
• Il terzo vantaggio è legato alla richiesta della normativa di avere una verifica del calcolo adottato. Il metodo grafico metodo dà questa opportunità con metodi che si apprendono con estrema facilità.

Riporto dalla tesi di Erica (risolvente il problema di ricavare, con calcolo grafico immediato, il minimo assoluto del quantitativo di armatura in condizioni di pressoflessione) alcuni concetti che condivido pienamente.

Nell’era dei computer, di internet e dei tablet, proporre metodi di calcolo per i quali bastano un foglio di carta, un righello, una squadra e una matita (oltre alla semplice calcolatrice) può sembrare velleitario, se non addirittura snob.
Non è così. Nessuno pensa di disconoscere l’utilità dei computers, senza i quali molti calcoli sarebbero impraticabili.
Tuttavia, ogni qual volta si presenta la possibilità di pervenire alla soluzione di un problema per una via agevole e rapida senza necessità di ricorrere al computer, ciò ha un grande valore ed una grande utilità.
Vi è  differenza concettuale tra un metodo di calcolo automatico ed un metodo di calcolo grafico.
Il primo è sempre riconducibile ad un metodo analitico e pertanto utilizza il pensiero in due tappe: il momento della scoperta ed il successivo momento della verifica.
Il secondo invece è un metodo “sintetico” per eccellenza in cui le due fasi sono simultanee: quando si giunge al risultato si ha anche dimostrazione immediata dell’impossibilità  di ogni altra soluzione diversa da quella ottenuta “simul est ars inveniendi et ars judicandi” (Leibniz).
Non solo cioè troviamo un risultato ma ci convinciamo pure che è corretto.
E’ l’occasione dunque per riappropriarsi, con strumenti idonei, di un momento importante dell’attività di progettazione nel quale il progettista ha modo di esercitare quell’equilibrio e di esprimere quel buon senso  che rappresentano la sintesi più alta della sua creatività.
(Erica Barzoni)

Giuseppe Stagnitto